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Il
Maestro Funakoshi Gichin nasce
il 10 Novembre 1868 nel distretto di Yamakawa-Cho a Shuri, nelle isole Ryu Kyu, in una famiglia
appartenente alla classe Shizoku, corrispondente a quella dei Samurai
dopo la riforma Meiji. Nel Giappone dell'epoca l'imperatore sceglie la
via progressista a questa scelta: il Fukokukyo Hei (nazione prospera con
un potente e moderno esercito) avrà enorme influenza nelle arti marziali
del Budo. La prima misura adottata dal governo dopo la riforma è la
soppressione dei Clan e l'abolizione delle classi feudali. Da questo
momento non vi sarà più alcuna distinzione tra nobiltà militare e
nobiltà di corte. La seconda classe del paese sarà quella dei Samurai:
gli Shizoku alla quale apparteneva la famiglia di Funakoshi. Di
costituzione gracile i medici pronosticarono (sbagliandosi!) che non
potrà vivere più di 20 anni. Funakoshi passa l'infanzia con i nonni
materni, studia il cinese e gli viene data un'istruzione classica come
si conveniva ai giovani Samurai. Sin da giovane manifesta una certa
predilezione per il Teguni (una forma di lotta molto in voga presso i
ragazzini dell'epoca).
Purtroppo in seguito
alla sua delicata costituzione rimane l'eterno sconfitto, Funakoshi è
amareggiato e dentro di sé pensa che ci dovrà pur essere una alternativa
a questo stato di cose. Dai 6 ai 13 anni frequenta le scuole
elementari, dove ha per compagno di classe il figlio del Maestro Anko
Azato, grande esperto di Karate. Viene presentato al Maestro il
quale lo accetta come allievo all'età di 13 anni.
Le riforme creano
malcontento nei Samurai, soprattutto quella agraria perché li manda
letteralmente in rovina. Il governo aveva deciso la confisca delle terre
degli Shizoku per rivenderle a metà prezzo a contadini e commercianti e
riempire così le casse dello stato. Scoppiano rivolte e la più famosa è
quella di Saigo Takamori che vuole il ritorno dell'ordinamento antico e
ripristinare la pratica del Bushi-Do. |
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La rivolta
viene domata nel sangue e Saigo verrà assassinato dal Clan Kaga. Il
governo aveva dunque vietato alle persone che seguivano la moda e le
idee dei Samurai, l'ingresso agli uffici pubblici. Funakoshi dopo
il rifiuto della carriera medica decide di intraprendere una carriera
letteraria. Prepara con successo il proprio concorso alla scuola
normale, ma il problema dell'acconciatura si pone ancora, allora
seguendo l'esempio del proprio Maestro Azato, si taglia i capelli.
Quando si presenta in famiglia è uno scandalo.
A 21 anni diventa
responsabile dell'insegnamento nelle scuole senza però trascurare il
proprio allenamento. Funakoshi non ha soldi e deve lavorare,
inoltre si sposa e mette su famiglia. Per procurarsi di che vivere
nel tempo libero fa il contadino, di notte lascia furtivamente la casa
per andare ad allenarsi; le malelingue diranno che spendeva il proprio
stipendio nelle case di piacere. L'allenamento è duro, sia sul piano
fisico che su quello mentale e nel rispetto della tradizione è centrato
rigorosamente sullo studio del Kata. Ogni sera sempre lo stesso
kata, instancabilmente fino alla perfezione.
A
volte alle prime luci dell'alba Anko Azato lo trattiene per spiegargli
la filosofia delle arti marziali, spesso discutendone col Maestro Anko
Itosu.
Nel 1877 viene
ripristinata la circoscrizione obbligatoria e i giovani di Okinawa
vengono arruolati nell'esercito giapponese. I medici non tardano a
rendersi conto che coloro che praticano il Te erano di costituzione
particolarmente sana e robusta. L'ispettore governativo Shintaro Ogawa
durante un suo soggiorno alle RYU KYU ha finalmente la possibilità di
vedere la pratica del Te, la scuola di Funakoshi ha
l'incarico di preparare la dimostrazione. Mitsuya , presidente del
collegio degli insegnanti, persona lungimirante, prende la palla al
balzo e propone l'insegnamento del Karate nelle scuole secondarie a
titolo sperimentale. L'incarico di coordinare il lavoro viene
affidato ad Itosu che sceglie come collaboratore Yabu Kensu. Dopo
un breve periodo tutte le scuole di Okinawa chiedono che il Karate
diventi parte dell'insegnamento pubblico.
Funakoshi domanda il permesso di insegnare ai bambini delle scuole
elementari. Però una volta all'opera si rende conto che il metodo
individuale adottato con lui dai suoi Maestri non può funzionare per i
grandi gruppi e per lo più bambini delle elementari.
Occorre di più semplice ed una pedagogia tutta da inventare. Allora nel
1904 Itosu creerà i Kata Pinan. Con la dimostrazione organizzata
da Funakoshi in onore dell'ispettore Shintaro Ogawa il Karate esce
dall'ombra. La decisione del governo del 1903 di inserirlo nelle
materie di insegnamento delle scuole pubbliche gli rende un
riconoscimento ufficiale.
Dal 1904 al 1917
Funakoshi, Mabuni, Motobu, Kyan, Gusukuma, Ogosuku, Tokumura, Ishikawa,
Yashiku moltiplicarono le dimostrazioni per promuovere la loro arte,
prima a Shuri, e poi a Naha e quindi in tutta l'isola. Sin dal 1899 la
Dai Nippon Butukukai aveva creato una vera e propria scuola di arti
marziali, la Dai Butukukai Bujutsu Semon Gakko col compito di reclutare
i migliori esperti e codificare tutte le tecniche di combattimento
esistenti in Giappone.
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Nel 1911 il Ministero
dell'educazione rende obbligatoria la pratica del Kendo e dello Judo in
tutte le scuole del Giappone.
Nel 1917 la Dai Nippon
Butukukai chiede alla prefettura di Okinawa di inviare in Giappone un
maestro di To-De affinché gli esperti del governo possano farsene
un’idea precisa. Due sono i nomi proposti: Motobu Choki e Gichin
Funakoshi. Alla fine Funakoshi viene designato dal Collegio dei
Maestri di Okinawa, poiché è una persona istruita e sa parlare
correttamente il giapponese, ad assolvere questo difficile compito.
Di fronte ad un pubblico ristretto di esperti di Budo, Funakoshi
dimostra la propria arte. Sembra che in questa dimostrazione egli sia
riuscito a risvegliare un sicuro interesse per il Karate, ma che però
non sia riuscito a convincerli che il Karate non era niente di più che
una tecnica di combattimento. Funakoshi ha ottenuto un mezzo
successo ma comunque ad Okinawa diviene un referente, la persona in
grado di rappresentare ufficialmente il Karate grazie all’imprimatur
offertagli dalla dimostrazione al Butukukai.
Nel 1921 il principe
reggente Hiro Hito in viaggio per l'Europa fa scalo ad Okinawa.
Funakoshi, che da tre anni, ha lasciato l'insegnamento per dedicarsi
alla diffusione del Karate, ottiene nella sua qualità di Presidente
dell'Associazione di Okinawa per la preservazione dello spirito delle
arti marziali che il principe assista ad una dimostrazione di Karate in
suo onore. L'evento ha luogo nella cornice del castello di Shuri
ed è una grandiosa manifestazione alla quale partecipano tutti i Maestri
dell'isola.
Hiro Hito dirà di essere stato sedotto dall'eleganza delle movenze del
Karate. La stampa da un grande risalto all'avvenimento. Al
Karate non resta ora che conquistare il Giappone.
Nel 1922 il Ministero
dell'educazione invita la Prefettura di Okinawa a mandare un esperto a
partecipare alla manifestazione dello sport di Tokyo.
All'unanimità viene scelto, per le sue doti Funakoshi.
Funakoshi parte per quello che sarà un viaggio senza ritorno, la
missione è importante ed egli sente tutto il peso della responsabilità,
nessuna manifestazione pubblica di Karate ha mai avuto luogo nella
capitale. Un pubblico immenso si è riunito per vedere questa
tecnica di combattimento, a mani nude, importata ad Okinawa dai cinesi
che è stata utilizzata in modo efficace dai feroci Samurai del Clan
Satsuma. Funakoshi è solo davanti al pubblico. Bisogna rompere il
ghiaccio della segretezza di secoli. Egli sente che non ha il
diritto di deludere i Maestri che hanno riposto in lui la loro fiducia
ne quel pubblico impaziente ma difficile, allevato al culto dei Samurai.
Si concentra nel tanden, un momento di malinconia e poi, con grande
maestria, esegue il proprio Kata. Ha appena finito l'ultima tecnica che,
a poco a poco, un'ovazione si leva: ha vinto.
Funakoshi ha vinto il
suo più grande combattimento mai fatto fino a quel giorno; ma uno più
grande comincerà proprio da quell'istante. Mentre si appresta a
rientrare ad Okinawa Funakoshi non cessa di pensare alla propria
missione, e proprio quel giorno Jigoro Kano lo invita a fare una
dimostrazione al Kodokan il tempio del Judo. Il Kodokan è in
rivalità con la Dai Nippon Butukukai ed invitare Funakoshi darebbe al
Kodokan lo stesso prestigio della Dai Nippon Butukukai. Inoltre Kano
chiede che Funakoshi sia assistito da Makoto Gima (che avrà la prima
cintura nera rilasciata da Funakoshi). Gima eseguirà Naihanchi (Tekki)
Shodan e Funakoshi il Kata Kushanku (futuro KankuDai). E' un
successo. Gli astanti lo assalgono di domande, Funakoshi da spiegazioni
tecniche e risponde alle domande di questo pubblico entusiasta. Lo
stesso Jigoro Kano chiede di essere iniziato. |
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Durante queste prime
dimostrazioni fu introdotto il Karategi, copiando l'aspetto di quello
del judo, poiché ad Okinawa non c'era un abito particolare per praticare
il Karate. Dopo un certo periodo Funakoshi sta di nuovo per fare
ritorno a casa quando il pittore Hoan Kosugi gli chiede di insegnare il
Karate a lui e ai suoi colleghi del club Tabata. Funakoshi non se la
sente di rifiutare e dopo un po’ il gruppo gli chiede di pubblicare un
libro che possa essere un punto di riferimento per i praticanti. Il
libro uscirà col titolo di “RyuKyu Kempo Karate”.
Un problema assilla Funakoshi, egli si domanda se a 54 anni deve
ricominciare la propria esistenza da capo in Giappone. Una notte si alza
e medita per tutta la notte, dopo di che, solo, senza amici, senza soldi
ne allievi, Funakoshi decide di restare.
Per pagarsi l'alloggio ed il cibo alla pensione Meisujuku fa diversi
mestieri: portiere, uomo di fatica, giardiniere, pulisce le camere degli
studenti e la sera nella sala di lettura tiene corsi di Karate per i
pittori del club Tabata. Un giorno si presenta un giornalista per
intervistare quest'uomo venuto da Okinawa che ha lasciato casa e
famiglia per diffondere il Karate in Giappone. Meisujuku diviene famosa.
Arrivano nuovi allievi, si presentano Keinosuke Saigo, nipote del famoso
eroe, per studiare il Karate.
Poi è la volta di un famoso lottatore di Sumo, Onishiki Uichiro che
condurrà anche i compagni.
Quindi si presenta Otsuka esperto di Jujitsu Shinto Yoshi Ryu, e non
ultimo l'ammiraglio Rokuzo Oshiro che nel 1912, durante una sosta ad
Okinawa aveva invitato una decina di uomini del suo equipaggio ad
allenarsi al Karate. Funakoshi è comunque un intellettuale di formazione
e si rende conto che per riuscire a far accettare il Karate in Giappone
al pari delle altre discipline del Budo, occorre elevarne il livello e
contattare un pubblico sensibile alle cose nuove e allo scopo fa
dimostrazioni, tiene conferenze spiegando i benefici fisici e mentali
della pratica costante del Karate.
Verso la fine del 1922 Funakoshi riceve la visita di un professore
dell'Università di Keio che gli chiede di poter apprendere il Karate e
di aprire un Dojo all'interno dell'università.
Nel 1923 il Dojo viene aperto e Obata è uno dei primi ad iscriversi,
purtroppo il terribile terremoto che farà centinaia di vittime in
Giappone lo distrugge, verrà riaperto nel 1924.
In questo periodo (1924) furono introdotti nel Karate i gradi (dan e kyu).
Dopo Keio è la volta dell'Università di Waseda, Hosei, il Collegio di
Medicina di Tokyo, della facoltà Imperiale, della Facoltà di Commercio
ecc..
Nel 1930 vi saranno circa 10 Dojo pubblici nei quali viene praticato il
Karate di Funakoshi che frattanto nel 1926 aveva pubblicato il suo
secondo libro: “Renten Goshin Karate Jutsu”.
Nel 1928 riceve la prima ricompensa, infatti il 20 Marzo, accompagnato
da 6 allievi, si reca nella sala Sanei del Palazzo Imperiale per fare
una dimostrazione di fronte all'Imperatore Hiro Hito. Funakoshi ha 60
anni, tutta la storia dei suoi allenamenti con i suoi Maestri gli
ritorna alla mente, mai avrebbe pensato che un giorno avrebbe avuto
l'onore di fare una dimostrazione a Palazzo, come nel 1921 a Okinawa la
dimostrazione è un successo e riceve un invito dal Gran Ciambellano
Suteki Chuida.
E' arrivato il tempo di operare il salto di qualità, bisogna passare dal
Jutsu (tecnica) al Do (spirituale).
Funakoshi prende in prestito dalla cultura Marziale dei Samurai gli
aspetti essenziali al fine di creare un substrato filosofico e
spirituale alla tecnica di combattimento, nel frattempo, siamo nel 1927,
alcuni allievi avevano cominciato ad allenare forme di combattimento
libero imitando l'evoluzione del Kendo. Funakoshi chiede di rinunciare a
tale pratica, ma non riuscendo a convincerli pensa che essi stiano
tradendo l'essenza del Karate che è principalmente centrato
sull'autodifesa e quindi non tornerà più ad insegnare nel Dojo di Shichi
Tokuda. Il Karate di Okinawa aveva un metodo di allenamento al
combattimento molto utilizzato: il Kakeai in cui uno dei contendenti,
solitamente quello di grado inferiore attacca, mentre l'altro
semplicemente difende. Lo scopo era quello di sapere se era più forte
l'attacco o la difesa. |
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Con la formazione dei Club di Karate Universitari, si instaura la
pratica dei famosi "Scambi di conoscenza" che continuerà fino a circa il
1955, dopo di che, come nel Judo e Kendo il Karate si doterà di un
regolamento di gara.
Lo scopo di questi "scambi" era quello di promuovere tra scuole diverse
lo scambio delle conoscenze e l'amicizia fra i partecipanti.
Nella realtà, come testimonia il Maestro Nishijama, erano delle risse
tremende senza esclusione di colpi, ed era raro che gli incontri
durassero per più di 10 minuti. Alla fine degli scambi si passava ad un
lavoro collettivo in "souplesse" e a questo punto l'obiettivo degli
scambi di conoscenze veniva raggiunto.
Funakoshi dal canto suo aborrisce tale pratica, lui rimane fedele
all'insegnamento tradizionale.
Takagi dice: “Con lui facevamo Kata dalla mattina alla sera". Nel 1929,
dopo 7 anni di collaborazione Otsuka si separa da Funakoshi, per creare
la propria organizzazione che nel 1940 chiamerà Wado Ryu e nella quale
fonderà i principi del Karate con quelli del Jujitsu Shinto Ryu.
A seguito del grande sviluppo del Karate nei club Universitari Funakoshi
ha bisogno di Istruttori che egli sceglierà tra i propri allievi
migliori. Dopo Otsuka è la volta di Shimoda a prendere l'incarico di
assistente. Egami comincerà nel 1932.
Purtroppo Shimoda, al ritorno da un viaggio dimostrativo di Karate nel
sud del Giappone, si ammala e muore.
L'incarico di responsabile dell'insegnamento passa al figlio Yoshitaka.
Yoshitaka ha grossi problemi di salute, aveva infatti la tubercolosi, e
i medici diagnosticavano, da piccolo, che non avrebbe superato l'età di
14 anni.
Secondo le parole del Maestro Kase: "Yoshitaka decise di raggiungere un
livello spirituale molto elevato nel Karate e si allenò molto duramente.
Egli aveva una forza mentale incredibile ma la sua salute restava
fragile". Gli storici riportano che Yoshitaka fu colui che decisamente
modernizzò il Karate di Okinawa per farne un'arte Giapponese.
Ma prima delle riforme di Yoshitaka, lo stesso Gichin aveva introdotto
alcuni cambiamenti:
• Nel 1923 lavora sull'idea di cambiare l'Ideogramma di Karate da Mano
Cinese (To-De) a Mano Nuda (Kara-Te).
• Nel 1930 cambia i nomi dei Kata Heian, Tekki, Hangetsu ecc..
• Nel 1932 un'ondata nazionalista scuote il Giappone a seguito dei fatti
della Manciuria, Funakoshi preme perché i Maestri di Okinawa accettino
il cambio degli Ideogrammi di Karate.
• Nel 1936 i Maestri molto tradizionalisti dapprima sono contrari ma poi
finiscono per accettarli e Funakoshi istituisce, sull'esempio del Judo,
il sistema di Kyu, Dan e la cintura nera.
Il Karate di Funakoshi è orientato sull'autodifesa, con posizioni corte
e alte, tecniche corte ma potenti.
I calci colpiscono la parte bassa del corpo, utilizza molto le
proiezioni perché pensa ad un combattimento molto ravvicinato.
Yoshitaka inventa uno stile più fluido e ampio con l'idea degli
avversari a distanza più lunga, forse ispirandosi alle tecniche del
Kendo Jgen Ryu del Maestro Azato.
In questo modo è necessaria una estensione totale del corpo, i calci
salgono a livello Chudan e Jodan, inventa Yokogeri, Ushirogeri e
Mawashigeri, abbandona le proiezioni. E' uno stile molto spettacolare, e
secondo il Maestro Kase "il padre approvava le innovazioni tecniche
apportate dal figlio, ma tenuto conto della sua età avanzata non provava
ad applicarle perché le riteneva più adatte ai giovani".
Sempre nel 1936 con una colletta degli allievi viene costruito il primo
Dojo a Zoshigawa che porterà il nome SHOTOKAN.
Funakoshi è commosso. Negli anni prima dello scoppio della guerra fra le
varie scuole negli incontri veniva privilegiato il combattimento libero.
Per tenere alto l'onore dello Shotokan Yoshitaka continua indefessamente
i suoi allenamenti e continua ad apportare innovazioni e modifiche
tecniche allo scopo di rendere la propria tecnica superiore a quella di
chiunque altro.
Durante la guerra il Karate come le altre discipline marziali vengono
riconosciute ufficialmente come metodo di allenamento per i militari.
I soldati che possedevano questo genere di addestramento sono di tipo
particolare, hanno una resistenza fisica invidiabile, sono capaci di
marce e sforzi estenuanti, sono terribili nel combattimento anche contro
avversari molto numerosi.
Quasi tutti i maestri di arti marziali non amano parlare tanto del
periodo della guerra considerato che l'arte diventa strumento di morte e
non di elevazione spirituale.
Il Maestro Kase entra in quegli anni allo Shotokan rispondendo
all'appello del governo fatto ai giovani di arruolarsi e prepararsi alla
guerra.
Segue i corsi di Gichin Funakoshi, di Yoshitaka e Ironishi, molti
esperti erano partiti per il fronte ed egli ricorda la violenza inaudita
degli allenamenti dell'epoca.
I colpi non venivano controllati, vi erano spesso feriti gravi, ma visto
il poco tempo a disposizione il governo incoraggiava una pratica tirata
all'estremo.
Questo addestramento aveva lo scopo di eliminare i 4 mali: "la paura,
il dubbio, le sorprese e la tensione".
Secondo il Maestro Kase il livello tecnico era, durante la guerra, molto
più elevato di quello che sarà nei periodi successivi, egli dice:
"Cercavamo di rendere ogni colpo veramente mortale".
Nel 1945 muore Yoshitaka (Gigo), Ironishi prende il suo posto. Nello
stesso anno un bombardamento distrugge il Dojo dello Shotokan. Nel 1946
il Giappone firma la resa. Funakoshi come tutti i giapponesi è
disorientato, per un breve periodo si ricongiunge alla moglie Oita che
aveva lasciato ad Okinawa il giorno della sua partenza nel lontano
1922. Oita muore nel 1947.
Solo, Funakoshi decide di rientrare a Tokyo.
Nel viaggio di ritorno viene riconosciuto ad una stazione da un suo
allievo, dopo di che ad ogni stazione è una catena di solidarietà. In
ogni punto c'è sempre qualcuno che gli testimonia la propria
riconoscenza.
Allora egli pensa che non è ancora tutto perduto!
Il Karate resiste ancora. Prende coraggio e a quasi 80 anni ricomincia
tutto da capo questa volta però non è più solo. Alcuni esperti hanno
fatto ritorno dal fronte Obata rientra dalla Manciuria, riapre Waseda e
viene creata l'Associazione Shotokan Presidente Saigo, Direttore Obata.
In quel periodo si mette in luce un allievo dell'Università Takushoku il
giovane Masatoshi Nakayama che darà l'impulso all'organizzazione dello
Shotokan. Nel 1950 viene tolta, dal Governo Americano, l'interdizione di praticare
le arti marziali in Giappone. A Funakoshi viene chiesto di fare un tour
nelle basi americane presenti in Giappone per presentare il Karate; lo
accompagneranno Obata, Kamata e Nakayama.
E' l'ultima volta in cui si troveranno assieme poi vi saranno le
divisioni nello Shotokan. Resta il solo Nakayama che cambia il nome
dell'associazione chiamandola J.K.A. (Japan Karate Association).
Fonti:
http://www.mushotoku.it/Index_uso.php?pubblica=storia/FunakoshiGichin.php
http://www.karatedo.it/i_grandi_maestri_del_karate.htm
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Nakayama M., Funakoshi G. e Okazaki T.
Alle ore 8.45 del 26 Aprile 1957 muore
Funakoshi Gichin
dopo avere speso tutta la propria energia e
volontà nell'impresa della diffusione del
Karate nel mondo.
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Galleria Fotografica

1935 Sogen Asahina, Saigo
Kichinosuke
e Funakoshi Gichin al tempio di Tngakuji |

1953 - Sakagami Ryusho,
Mabuni Kenwa,
Obata Isao, Funakoshi Gichin
e Nakayama Masatoshi |

Sensei Funakoshi – Lezione di Karate |

Funakoshi Gichin e Gigo
si allenano al makiwara |

Foto fatta nel 1935 nel Dojo di Karate della
Waseda University, Japan.
in kimono nero è Funakoshi Gichin |

Funakoshi Gichin
mentre insegna |

Sensei Funakoshi Gichin
ed il figlio Funakoshi Yoshitaka (Gigo) |

M° Funakoshi con
allievi |

Foto di gruppo -
Funaskoshi è al centro |

Tecniche al tameshiwari |

Tecniche di Bo -
Funaskoshi G. e Obata Isao |

Soke
Otsuka
Hironori e
Funakoshi |

Seduto il M° Mabuni, in piedi da sx, M° Funakoshi,
M° Gima, M° Otsuka, M° Konishi e Mabuni Kenei
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Nakayama Masatoshi con
Sensei Funakoshi Gichin |

Funakoshi Gichin - Tekki |

Sensei Funakoshi Gichin |
 
Due viste del monumento a Funakoshi Gichin |

Monumento inaugurato il 20 Aprile 2007
per il 50° anniversario
morte
del Maestro Funakoshi da parte della
Okinawa Funakoshi Gichin Appreciation Society |
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Sakugawa Teruya Kanga
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Matzumura
Sokon Bucho -
Azato Anko Yasutsune -
Itosu Anko Yasutsune -
Higaonna Kanryo
Funakoshi Gichin
- Miyagi
Chojun
-
Mabuni Kenwa -
Otzuka Hironori -
Mochizuki Minoru
-
Funakoshi Yoshitaka -
Yamaguchi Gogen
Egami Shigeru - Nakayama
Masatoshi
-
Tani Chojiro -
Oyama Sosai Masutatsu -
Nishiyama Hidetaka
-
Kase Taiji -
Kanazawa Hirokazu
Okazaki
Teruyuki -
Mori Masataka
-
Yutaka
Yaguchi -
Mikami Takayuki
-
Asai Tetsuhiko
-
Enoeda Keinosuke
-
Shirai Hiroshi
Yamamoto Mamoru -
MiuraMasaru -
Oishi Takeshi -
Nanbu Yoshinau -
Osaka Yoshiharu
-
Naito Takeshi
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Nishimura Seiji
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