Immagine dal film "47 Rōnin"

L'antefatto

La storia de "i 47 Rōnin" è una delle più celebrate dell'epopea dei Samurai e lo fu ancora di più perchè si verificò proprio nel momento in cui la classe dei Bushi(1) stentava a mantenere il proprio senso d'identità, di casta di guerrieri in epoca di duratura pace, classe sociale priva di ogni funzione. La storia può essere iniziata partendo dagli insegnamenti di Yamaga Soko (1622-1685) un influente pensatore che scrisse un considerevole numero di opere sullo spirito del guerriero e sul significato dell'essere samurai. I suoi scritti ispirarono certamente Oishi Kuranosuke Yoshio, Samurai e seguace del Signore Asano Takumi no kami Naganori (1667-1701), capo di un ramo del potente Clan Asano, Signore del castello di Ako, nella provincia di Harima.

Accadde che Asano fu scelto dallo Shogun(2), Tokugawa Tsunayoshi, per essere uno dei Daimyo(3) inviati presso la Corte di Kyoto in visita ufficiale alla famiglia imperiale.  Per assisterlo in questo suo nuovo dovere gli fu assegnato il principale maestro di protocollo del Bakufu(4), Kira Kozukenosuke Yoshinaka (1641-1702), col compito d'istruirlo sull'etichetta di corte.   Kira, pare che avesse un carattere a volte difficile e che si aspettasse di essere ricompensato con denaro e regali di valore per il lavoro mentre Asano lo riteneva un incarico svolto semplicemente per dovere su incarico dello Shogun.  Tra i due crebbe una forte antipatia e Kira fece ogni sforzo per mettere in imbarazzo il suo allievo.  Finquando, nell'Aprile del 1701, la situazione esplose nel palazzo dello Shogun.

Kira insultò Asano ancora una volta, tanto da costringerlo a sfoderare la spada ed a cercare di colpirlo.   Kira fu solo ferito dall'attacco ed Asano fu posto sotto custodia.   Colpire un altro uomo come gesto di rabbia era contro la legge, fare questo nella casa dello Shogun era impensabile.   Asano non fece neanche il più piccolo tentativo per difendersi durante gli interrogatori dicendo che non avrebbe voluto dare questa seccatura allo Shogun e rammaricandosi solo di non essere riuscito ad uccidere Kira.   Dopo che l'O-Metsuke(5) dello Shogun ebbe completato le investigazioni il Bakufu emise la sua sentenza invitando Asano a compiere Seppuku(6) e decretando la confisca dei beni per oltre 50.000 Koku(7) ad Ako, feudo di Asano, nonchè la condanna agli arresti domiciliari del fratello Daigaku e lo scioglimento del contingente di 321 Samurai.   Ad Asano non restò che accettare la sentenza e salvare il proprio onore commettendo suicidio. 

NOTE:
(1) Bushi: letteralmente significa guerriero, combattente, deriva da Bu=combattere e Shi=uomo, il termine indicava gli appartenenti alla Casta dei Samurai.
(2) Shogun: Capo del Governo, deteneva il potere assoluto nel Giappone feudale, dove l'Imperatore assolveva ad un ruolo esclusivamente formale privo di ogni reale potere.
(3) Daimyo: letteralmente significa grande nome, Dai=grande, Myo=nome della casata, con questo termine si indicavano i feudatari dell'epoca Shogunale, anch'essi appartenenti alla Casta dei Samurai.
(4) Bakufu: era il Governo dello Shogun, letteralmente: Governo della Tenda.
(5) O-Metsuke: ispettore generale della polizia dello Shogun.
(6) Seppuku: suicidio rituale.
(7) Koku: unità di misura utilizzata per il riso, 180 litri circa, era equivalente al fabbisogno di un uomo per un anno; il Koku veniva utilizzato come unità monetaria, gli stessi Daimyo misuravano in Koku le proprie ricchezze e rendite.
(8) Rōnin: letteralmente uomo onda, erano Samurai senza padrone, senza un signore da servire. Samurai sbandati che erano stati al servizio di Daimyo decaduti o sconfitti.
(9) Edo: l'odierna Tokyo, capitale dello Shogunato Tokugawa.
(10) Sengakuji: Tempio di Sengaku in Tokyo.

Di 33 dei 47 Rōnin sono note l'identità e le armi in dotazione